Se un giorno un colore.
Un’immagine a cura di Omar Manini dalla festa conclusiva del progetto speciale TEATRO FATTO DI NIENTE 2018.
Una festa. Questo è il Teatro Fatto di Niente, bellissimo progetto di integrazione con l’altro diverso da sé promosso da teatroescuola e calato nella difficile realtà di una scuola primaria della periferia cittadina.
Realtà assimilata e ricostruita dalle fondamenta da un’istituzione sensibile e attenta che crede fermamente nella forma teatrale come veicolo adeguato ed essenziale per l’incontro, l’approfondimento, la discussione e l’organizzazione. Per la creazione di un oggetto tanto misterioso e impalpabile, quanto denso e emozionante, qual è lo spettacolo teatrale.
Tutte le classi, coadiuvate dall’energia contagiosa di Serena Di Blasio/Andrea Rizzo e con la necessaria disponibilità degli insegnanti, hanno sviluppato la propria visione del concetto di “Colore”, tema portante dell’edizione 2018.
Quasi inesistenti gli strumenti scenico-grafici (solo un paio di sedie, delle proiezioni per i laboratori delle classi prime e alcuni effetti luminosi/sonori): ecco che i bambini sono gli assoluti protagonisti e, guidati dalla discreta presenza fuori scena della Di Blasio, mostrano la loro contagiosa esuberanza, una gamma emotiva che va dalla ridondanza alla compostezza più totale e una non di rado sorprendente capacità di assecondare lo spazio, sia con il corpo che con la voce.
La bellezza di questa serata si traduce nella libertà espressiva di ognuno, nell’assimilazione delle responsabilità (alcuni si fanno portavoce delle direttive artistiche se non diventano addirittura veri e propri co-registi sul palco), nell’esaltazione delle differenze che si avvicinano e impreziosiscono – colorano per l’appunto – il risultato finale.
Libertà, consapevolezza: sono tutte conquiste del piccolo sentiero della crescita umana che arricchisce l’asciutta proposta scolastica e la facilitano nel segno di una gioia non comune.
In nove-dieci quadri, ognuno dei quali affidati ad una classe differente, abbiamo ascoltato fiabe nate dalla fervida fantasia dei bambini (siamo stati testimoni di scorribande di giraffe, mostri, re e regine, serpenti e galline) e, in uno dei momenti teatrali più riusciti, siamo stati travolti dalla sensazione di trovarci in mezzo ad una tempesta creata ad hoc dal solo vorticare dei ragazzi sul palco.
Teatro Fatto Di Niente è, quindi, in aggiunta, un’occasione di presa di coscienza del corpo e della corporeità nello spazio e del gesto che danza sulle parole o che ne accompagna l’effetto seduttivo. È tempo formativo dedicato a se stessi e agli altri; forse anche agli adulti, troppo spesso distratti ad immortalare il proprio, schematico, fisso, ideale di figlio per accorgersi che andrebbe vissuto l’istante del suo cambiamento nell’effimero tempo dell’atto teatrale.
Qui l’album delle immagini della festa finale 2018.